Tutti i percorsi sui quali si camminerà sono di tipo escursionistico – niente alpinismo e vie ferrate quindi – e secondo la classificazione CAI variano in relazione alla difficoltà da livello T (Turistico) a E (Escursionistico) fino ad EE (per Escursionisti Esperti). Ogni itinerario però è stato poi valutato secondo una scala soggettiva a mia discrezione per cercare di rendere meglio comprensibile il tipo di tracciato e l’impegno fisico richiesto.
I dati oggettivi di dislivello e lunghezza non descrivono da soli la difficoltà di un percorso in quanto altri fattori vanno ad incidere sulla valutazione che ne ho dato. Pertanto la scheda di ogni escursione riporta l’eventuale presenza di difficoltà tecniche dovute a salite o discese ripide, punti attrezzati con cavi, esposizione, tipologia di terreno, in modo tale da limitare al minimo la possibilità di approcciarsi ad un itinerario al di sopra delle proprie capacità.
Va da sé che ogni classificazione della realtà è destinata ad avere dei limiti… nel dubbio chiedetelo alla guida!
FACILE: escursioni su sentieri generalmente larghi e dalle pendenze modeste, alla portata di ogni persona in normale stato di salute, anche con poco allenamento, ma con la voglia di scoprire luoghi nuovi.
MEDIO: escursioni generalmente su sentieri T o E, dislivelli in salita compresi tra +600 e +800 m, pendenze anche moderate per brevi tratti, ma quasi sempre senza difficoltà tecniche di rilievo. Utile un po’ di allenamento al cammino o la pratica periodica di una qualche attività fisica durante la settimana.
MEDIO/IMPEGNATIVO: è necessaria una certa frequentazione della montagna (uscite 2-3 volte al mese), meglio se supportata dalla pratica costante di attività fisica. Dislivelli compresi tra +800 e + 1200 m. I tracciati generalmente prevedono salite in quota, le ore di cammino aumentano poiché i km percorsi sono maggiori, alcuni sentieri possono essere classificati EE e presentare alcuni tratti esposti su terreni instabili o su pendii ripidi. Comunque, col giusto approccio spesso questi percorsi sono alla portata degli escursionisti “medi” che compiono abitualmente escursioni o trekking e capaci di dosare le forze.
IMPEGNATIVO: i dislivelli si fanno importanti, dai 1200 ai 1500 m. Sono escursioni da affrontare solo se precedentemente si è testata la resistenza fisica su itinerari più facili, in quanto le ore di cammino effettivo sono tante. Generalmente sono previste salite in vetta, anche a quote elevate, che possono essere vicine o talvolta superiori a 3000 m, con passaggi che richiedono una certa familiarità con la roccia, con l’esposizione e con le pendenze ripide. È consigliato anche l’utilizzo di scarponi ed abbigliamento tecnico adeguati, oltre che dei bastoncini da trekking.
MOLTO IMPEGNATIVO: sono escursioni che mettono seriamente alla prova; generalmente richiedono un approccio in gruppi di numero ridotto (6-8 persone) per la presenza di difficoltà tecniche e per mantenere al massimo l’omogeneità e la compattezza del gruppo. I dislivelli, superiori a 1500 m, richiedono una buona forma fisica e resistenza alla fatica.