Oggi abbiamo tutti un telefono in tasca e questo fa di noi dei fotografi – forse. Sta di fatto che se volete immagini e selfie a ricordo delle giornate che passiamo insieme in montagna, siete perfettamente in grado di portarveli a casa. Per quanto io stesso scatti parecchio in montagna, il mio lavoro è però un altro: è condurre.

Magari cercando di risvegliare consapevolezze, portando a meravigliarvi, aggiungendo qualcosa al conosciuto. Perché nel mio intento, ciò che facciamo non è camminare e basta, men che meno per conquistare cime, e documentarlo stando in posa.

Se vi interessa saperlo, io in montagna ci vado per sentirmi piccolo piccolo, e scomparire del tutto, magari anche piangere, a volte. Quei pianti me li ricordo tutti.

Il senso di questa sezione del sito, sarà allora quello di cercare una qualche narrazione di ciò che è stato durante le uscite, né lunga, né corta, o esaustiva, ma che vada oltre al “siamo saliti col vento, su era spettacolare e poi s’è messo a piovere”, che di questa roba qui, come di milioni di foto, non ce n’è proprio l’esigenza. 

Ed allora, “poche” fotoda ogni trek, 12, o magari anche meno, e poi pensieri, riflessioni su ciò che è stato, sulla montagna ed i suoi dintorni, e sul vivere in quest’epoca strana che ci tocca, l’Antropocene.

E se avete partecipato all’escursione e volete le foto che vedete, troverete un link ad una cartella su Wetransfer che ha validità di una settimana dal momento del caricamento, e clikkandovi sopra potrete scaricare le foto in una definizione più alta di come si vedono sul sito. 

I racconti

29/12/2022 – 1/1/2023 – Capodanno in Casentino

Quattro giorni nei luoghi che mi hanno visto muovere i primi passi da giovane escursionista, e da guida poi, che fan quasi 10 anni.

Quattro giorni cercando con ostinazione colori accesi, e non smorzati da nebbia e nuvole basse, con una tenacia che alla fine è stata premiata, e quel cielo dove si stagliano gli alberi de La Verna alla fine lo abbiamo asciugato e tirato a lucido, per un buon inizio di anno.

Prima il vento freddo delle Gualchiere, poi l’umido di Camaldoli, l’arrivo in notturna da Montesilvestre, la cena del 31 con intrattenimento (forse la prova più dura…) ed infine l’azzurro, il verde, il sole. Non è stato facile, considerato il fango sotto i piedi e le abbondanti colazioni e cene nella pancia… E’ stato invece bello, come lo è quando si tiene duro insieme. Grazie gruppo, e come si direbbe in un buon romagnolo: l’è ste’ propi un gran casen! … trek

Per scaricare le foto clicca sul seguente link: https://we.tl/t-CKl7ZnUMRq