1-10-2022 – Monte Sodadura
A volte si hanno in gruppo persone con turbe mentali importanti, paure inspiegabili di attacchi di animali, dell’ostile, dell’arcigno, più in generale di poter morire di qualunque cosa, tipo di un alito di vento, o di un sentiero in piano, largo 1 m col pendio sotto, dove l’unica cosa pericolosa sarebbe un chiaro istinto suicida.
Per queste persone spesso è uno strazio, e quasi sempre anche per chi cerca di riportarle a casa sane e salve dopo una bella e riposante giornata di pianti ed imprecazioni tra i monti.
Forse però, tra le tante cose da imparare nella vita, ce ne puo essere qualcuna anche da siffatti contesti, ed a me, dopo questo Sodadura, pare chiara, e necessaria a tutti, quella gioia infinita ed immensa dell’essere – ancora – VIVI, dopo una giornata in montagna. Ognuno ci arrivi a modo suo, ma ci arrivi cribbio! E se la porti dietro fino al piano custodendola bene, questa sensazione, questa gioia, che davvero non è scontata in questo mo(n)do un po’ tristo in cui viviamo oggi.
Non per le fatiche e le conquiste, i panorami ed i silenzi, ma per capire nel profondo di essere vivo, e dotato di un corpo che mi permette grazie a tutto ciò, di continuuare ad andare avanti nel viaggio. Forse è per questo che vado in montagna.
lunghezza: 14,1 km dislivello: +/-920 m tempo: 7 h 25′.
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