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13 Giugno 2021 – Rifugio Andolla

Ci sono tante cose che da escursionista e guida non sono in grado di capire, ma davvero mi risultano inconcepibili due fatti: come si possa salire in montagna a petto nudo indossando uno zaino; come si possa compiere un’escursione indossando solamente uno dei due spallacci dello zaino – modello, appena sceso dal tram – e tenendo quindi lo zaino con la mano per tutto il tempo, in modo da farlo rimanere su.

Ecco, certi fatti istigano nella mia mente all’omicidio preterintenzionale, al lancio di massi sul sentiero, alla strage per inondazione.

Altra questione signori, è l’andar civilmente per monti… senza parlar continuamente nelle orecchie di chi deve condividere con te il sentiero e la salita, non per forza tutti i c… della sua vita.

Per non parlare di chi inconsapevole si mette su un sentiero che porta ad un rifugio a vista (la situa peggiore…), come se glielo avesse ordinato il dottore, questione di vita o morte, e, incapace di sentire la fatica del limite, fare sparate di 50 m e poi riposini di 20′ su una roccia. O, peggio ancora, chi si immedesima nel ruolo di motivational coach verso i compagni di sventura (classica dinamica di coppia) sfoderando quelle belle falsità che tutti conosciamo, tipo l’evergreen “dai che è lì, mancano 10 minuti, ce la puoi fare”.

Ché la montagna non è solo o soprattutto un terreno da selfie, e potrebbe, o dovrebbe, farle capire certe cose…

lunghezza: 13,2 km     dislivello: +/- 850 m     tempo: 7 h  

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