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24 Ottobre 2021 – Pizzo Ruggia Non ricordo dove ho letto, tempo fa, quest’affermazione a proposito dell’andar per sentieri: un passo insicuro è un passo falso. E’ una grande verità in montagna montagna, dove si è costretti ad un livello di attenzione costante a dove si mettono i piedi… Verità che diventa pressante, di fronte al taglio netto, ed obliquo, di una bella piodata, da attraversare per mettersi poi sul sentierino stretto ed esposto, stavolta sull’altro versante della montagna, per giungere in cima al Pizzo Ruggia, montagna elegante sul confine con la svizzera Valle Onsernone. Gruppo numeroso ieri e sempre sul pezzo, per un’escursione difficile, caratterizzata da tinte ed emozioni parecchio forti, in grado di scaldare, ma anche di chiudere lo stomaco al guida, che solo a tarda sera si è sciolto in una birra da 66. Perché il lavoro e certe uscite a volte lo richiedono, ed a mangiare in escursione c’è sempre tempo dopo, come sa chi ogni tanto con me pranza alle 3 del pomeriggio 😉 Gruppo a proprio agio, numeroso, e pure caciarone (forse proprio perché molto a suo agio…), a tal punto da farmi riflettere sulla possibilità di un pippone per richiamare all’ordine, invocando il valore universale del SILENZIO… Mica per sempre eh, ma almeno 10 minuti ogni tanto, e magari quando a fianco c’è lo strapiombo 🙂  Difficile chiedere di più da un’escursione, ma noi ci proviamo sempre, ed immagino che un giorno il Deo della montagna ci folgorerà tutti, con un fulmine a ciel sereno, e mentre friggeremo per la corrente, sentiremo un “echeppalle, allora, siete contenti adesso?”   lunghezza: 14,7 km     dislivello: +/- 1310 m     tempo: 8 h 30′.     Per scaricare le foto clicca sul seguente link:

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