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5 Luglio 2020 – La cascata di Quarnei

Quando un’escursione riesce a fare impallidire quella del giorno precedente in Engadina può significare solo una cosa, e cioè che siamo di fronte ad un giorno dei giorni, uno di quelli che rimarranno scolpiti indelebilmente nella memoria di chi c’era.

La Val Malvaglia è decisamente “lontana” da raggiungere, con tanti km di strada stretta di montagna, di quelle dove ti auguri di non incrociare mai nessuno in senso opposto al tuo, e mi spiego solo così la poca gente incontrata durante una domenica di meteo assolutamente perfetto. L’Adula merita questo dazio da pagare, e quando lo vedi comparire inizi subito a sentirne la presenza magnetica, perché le montagne non sono tutte uguali, ed alcune semplicemente decidono loro, e rapiscono chi le osserva.

Salire al salto della cascata prima del Passo del Laghetto non è stato uno scherzo, su un sentiero stretto e decisamente ripido, a mordere le Gane di Cassei, e soprattutto è stato difficile per me, al secondo giorno di vesciche nei piedi; ma è dopo pranzo che, complice un gruppo ridotto a 3 camminatori esperti, ci siamo concessi qualche centinaio di metri di esile traccia, per non perdere quota e tagliare dritti al Laghetto dei Corti. Aggiramento di ostacoli, pietraie e terreno a tratti instabile hanno richiesto attenzione ad ogni passo per una buona ora, che è valsa qualche tensione, ma poi anche tanta soddisfazione una volta superati i momenti difficili. Non capita quasi mai di assaggiare la montagna selvaggia, quella delle traversate di scoperta, dei fuori sentiero, perché con un gruppo non sarebbe pensabile, né sensato affrontarla. Ci siamo trovati nelle condizioni in cui era possibile farlo e per una delle persone che erano con me è stato un cimentarsi con qualcosa di sconosciuto, dove fare i conti non solo coi piedi, ma anche con le proprie insicurezze. Sono stati dannatamente bravi i miei di giornata, pochi, selvaggi e stanchi, dopo 8 h e mezza di trek con 1000 m di dislivello che a me sono sembrati il doppio… giornata piena, di quelle che al ritorno cederesti volentieri il volante.

Toccherà tornare a Quarnei, con le cascate infinitamente alte ed il giro dei suoi 3000 rocciosi, perché anche senza l’avventura di domenica è un luogo davvero capace di colmare la misura.

lunghezza: 13,5 km     dislivello: +/- 980 m     tempo: 8 h 30′ 

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