3 Luglio 2021 – Cima di Lemma
E nel giorno in cui durante l’escursione leggo un brano che parla della quasi delusione che assale, quando si annuncia un temporale, ma poi tutto si sgonfia prima del gran baccano di pioggia tuoni e fulmini, succede che in alta montagna il Soccorso Alpino deve eseguire diversi interventi in condizioni critiche per andare a recuperare alpinisti sorpresi dal maltempo, ampiamente previsto, ma che anticipa di qualche ora sul bollettino.
Nel mio weekend ho dovuto, come quasi tutti credo, annullare l’uscita della domenica, mentre quella del sabato, pur prevedendo in teoria anche la possibilità di sviluppi ben più impegnativi – che ho capito subito sarebbero stati fuori della portata di giornata – aveva anche un possibile taglio che avrebbe permesso un ripiego più veloce in caso di necessità.
Certo, escursionismo ed alpinismo sono due discipline molto differenti, ed a noi guide escursionistiche è spesso concesso il lusso di un piano B che in alta montagna non esiste, di una via di fuga che renda più facile limitare i danni e mitigare i rischi corsi durante un’uscita di gruppo. Ma i principi che dovrebbero guidarci sempre, quando pensiamo ad un’uscita in terreno, sono i medesimi: prudenza a palate, ed attrezzatura e abbigliamento adeguati, che si traduce in zaini pesanti e ridondanza di roba che fa sorridere chi ti vede, fino al momento in cui non ti servirà. E se non esiste una via di fuga da prendere, decidere per un obiettivo più modesto o ripiegare per tempo, voltandosi e tornando indietro, ché una mezza giornata “buttata” via in realtà è una mezza giornata passata in montagna. Purtroppo volere troppo può far la differenza tra una bella giornata ed un’esperienza traumatica.
lunghezza: 13,1 km dislivello: +/- 805 m tempo: 6 h 15′